Famiglia

Intervista al “guru” americano Charles Durrett L’Italia? Pronta per il boom

Di professione architetto, 40 anni, nelle mani di Charles Durrett il cohousing negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio fenomeno di costume.

di Redazione

Di professione architetto, 40 anni, nelle mani di Charles Durrett il cohousing negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio fenomeno di costume. Tanto che ormai Durrett è considerato a livello internazionale un guru del tema, soprattutto dopo aver dato alle stampe la ?bibbia? del cohousing, A Contemporary Approach to Housing Ourselves, ancora inedito in Italia.

Vita: Come ha importato il cohousing in Usa?
Charles Durrett: Ho sempre avuto l?idea fissa che la soluzione contro l?isolamento e i ritmi frenetici delle città moderne fosse uno spazio comune dove ?reincontrarsi?. In Danimarca ho conosciuto le storiche comunità cohousing, i fondatori, il modello di vita. Era il 1988, da allora ho progettato almeno 30 cohousing, tuttora attive. Negli Usa ci sono oggi 85 comunità di questo tipo, più altre 25 in costruzione, segno di un fenomeno in continua crescita. Dal 1997 esiste l?Associazione cohousing degli States (www.cohousing.org), che ogni luglio si riunisce in una conferenza nazionale.

Vita: Quali sono le forme di condivisione che più vengono apprezzate da chi sceglie di vivere in cohousing?
Durrett: Il car-sharing: il risparmio è notevole e l?impatto sull?ambiente è minimo. In molti cohousing, inoltre, le famiglie cenano assieme almeno due volte alla settimana, preparando a turno da mangiare. Così si concretizza lo spirito del vivere in comunità, del condividere. Infine, nei cohousing dove ci sono molti bambini, funzionano i micronidi. Questi, uniti ai laboratori per gli adolescenti e agli spazi all?aperto o al chiuso dove giocare, permettono ai ragazzi di relazionarsi in luoghi sicuri e stimolanti.

Vita: Cosa succede quando le famiglie litigano?
Durrett: Si usa il metodo del consenso. Ci si riunisce, si tratta ogni problema alla luce del sole, si scelgono mediatori tra le parti in conflitto. Se i problemi rimangono, può succedere che una famiglia si allontani dalla sua comunità, magari per cambiare coresidenza.

Vita: Come vedi la nascita del cohousing in Italia?
Durrett: Da voi nascono pochi bambini, e in certi casi è forte la volontà di farli stare assieme. Crescono invece le forme di cooperazione. Questo è il periodo giusto per introdurre il vicinato elettivo.